Prevenzione nei cani e gatti anziani: perchè e come farla

 

La vecchiaia non è una malattia. E’ il naturale processo verso cui tutti andiamo incontro e anche i nostri animali, ahimè, diventano anziani.

Si dice che l’invecchiamento inizia dopo il periodo di massima vitalità sia nell’uomo che negli animali. Per questo, in maniera generica, possiamo affermare che superata la soglia di vita media, possiamo iniziare a parlare di gestione del paziente geriatrico. Nei gatti e nei cani di piccola taglia possiamo parlare di invecchiamento intorno ai 13-14 anni. Nei cani di grossa taglia già intorno ai 10 anni.

Gli animali anziani che arrivano in struttura spesso sono i compagni di una vita dei propri proprietari, o animali che vengono adottati dai figli poichè i loro genitori non sono più in grado di occuparsene. E non di rado ci sono persone che scelgono di adottare direttamente un animale anziano, un gesto nobile, che può regalare affetto e amore negli ultimi anni della vita di un cane o di un gatto.

 

E’ normale che con il passare del tempo si possano manifestare patologie legate al naturale invecchiamento cellulare e non. Andiamo a vedere insieme quali sono, in linea generale, le problematiche più frequenti.

 

1) Osteoartrosi e dolore cronico: si manifesta spesso in età adulta perchè è la conseguenza di patologie articolari passate inosservate che poi si palesano in età geriatrica, che non rende più agile e scattante il nostro amico. E’ complicata dal peso spesso eccessivo degli animali che si presentano in clinica. Possono essere facilmente gestiti con integratori e antidolorifici e con tanta pazienza del proprietario. In medicina umana è stato notato come lo sviluppo muscolare possa aiutare a sopportare meglio il dolore articolare.

2) Problemi dentali: sono la prima causa di anoressia negli animali. Una brutta igiene dentale, associata ad alitosi, può causare gengivite o parodontite con perdita di sangue che rende doloroso masticare e alimentarsi.

3) Cardiomiopatie: le valvole cardiache vanno naturalmente incontro ad una degenerazione che spesso rimane asintomatica e che va solo tenuta sotto controllo con controlli annuali. Nel caso in cui si verificasse un peggioramento si interviene con una terapia medica appropriata.

4) Problemi neurologici: anche i cani (meno i gatti) possono andare incontro a disfunzioni cognitive legate all’età. e’ caratteristico il fatto che il proprietario noti che diventano assolutamente sregolati, cambiano completamente atteggiamento nei confronti di un membro della famiglia e non riescono più a seguire la routine familiare, preferiscono giocare o dormire in momenti completamente diversi rispetto ai soliti. In alcune razze, invece, si manifesta una patologie più grave e purtroppo irreversibilie, la mielopatia degenerativa, che porta in poco tempo la completa immobilizzazione del cane.

5) Problemi epatici e renali: la naturale degenerazione epatica e renale aggravata da patologie concomitanti potrebbero divenire sintomatiche con vomito, diarrea, anoressia, abbattimento, sete intensa. Riguardo soprattutto all’insufficienza renale, esistono dei valori predittivi negli esami del sangue che noi consigliamo perchè ci permettono di capire in anticipo, quindi prima che si sviluppino i segni clinici e che quindi sia già iniziata la malattia, l’inizio dell’insufficienza renale.

6) Endocrinopatie: diabete, iper o ipotiroidismo, sindorme di cushing , morbo di addison e iperaldosteronismo sono le patologie ormonali più comuni. Questi sono una continua sfida per il veterinario e hanno bisogno della completa fiducia e collaborazione del proprietario poichè in questi casi il successo è dato da terapie eseguite in maniera scrupolosa e controlli periodici.

6) Neoplasie: nonostante questa sia una piaga che purtroppo può affliggere anche gli animali più giovani, epidemiologicamente è stato dimostrato come l’incidenza di alcune neoplasie sia maggiore negli animali anziani.  Definire la presenza di un tumore non è mai facile. Di solito sono i segni clinici e gli esami di laboratorio che ci permettono di indirizzarci verso un determinato distretto in cui, ecograficamente o tramite Rm o tac è riscontrabile la neoformazione.

 

Perchè è importante un check up routinario del vostro animale domestico anche se “è sempre stato bene”?

1)  Ci permette di tenere monitorati dei parametri che, se alterati, indicano un inizio di patologia ancora asintomatica e che quindi possiamo gestire al meglio.

2) Ci permette di prenderci cura del vostro vecchietto con assoluta discrezione e rispetto, monitorandolo nel corso del tempo  e valutando anche le minime variazioni del suo stato di salute.

 

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